La storia dell'Australia inizia più di duecento anni fa come
colonia per i detenuti della corona inglese.
La prima nave portò 800 prigionieri:
divennero i primi "settlers", coltivarono la terra e
allevarono il bestiame, in particolare pecore.
Partendo da questa cifra minuscola, oggi l'Australia è
abitata da oltre 20 milioni di persone, nella maggioranza discendenti di
emigranti europei (tra cui anche molti italiani). In un territorio più grande
dell'Unione Europea, sono poco più numerosi degli abitanti della Svezia,
Danimarca e Norvegia messi insieme, che si concentrano lungo la costa dove si
trovano grandi città come Sydney, Melbourne, Brisbane e Perth.
Nella politica dell'immigrazione il Governo segue
strettamente l'andamento economico. Questo vuole dire che in tempi di
recessione chiude quasi del tutto la porta d'entrata, mentre in tempi di
crescita cerca di attirare immigrati qualificati per soddisfare il fabbisogno
di manodopera delle aziende e per svilupparsi ulteriormente grazie all'apporto
dei nuovi arrivati.
Il numero dei visti previsti per l'immigrazione è
recentemente aumentato di anno in anno ed è arrivato a 130-140.000 per il periodo
estate 2005-estate 2006. Di questi circa 40.000 riguardano la famiglia
(matrimoni, ricongiungimento, ecc.) e circa 100.000 il lavoro. L'obiettivo di
questa politica è portare la popolazione a 23 milioni entro il 2050.
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